CAMAIORE. Chi l’ha conosciuto, giacca e cravatta dietro la scrivania del suo ufficio in Comune, forse stenta a riconoscerlo. Eppure l’atleta raffigurato nella foto ‘rischia’ di portare la bandiera italiana e quella di Camaiore in alto, a livello mondiale. Quarantadueanni e non sentirli: ecco a voi Filippo Bianchi, dirigente del settore ambiente del Comune di Camaiore. Sarà uno degli atleti in gara per il mondiale di atletica leggera che si disputa tra qualche giorno in Francia.

Bianchi gareggerà nel salto in lungo. Forte del suo ultimo risultato ai campionati regionali (5 metri e 88 centimetri), Bianchi tenta la strada del mondiale, che non sarà certo facile. Venerdì mattina ci saranno le qualificazioni. I migliori 12 atleti parteciperanno alla finale, prevista nel pomeriggio del 15 agosto. “Sarà dura – ci racconta al cellulare mentre, in auto, si sta dirigendo in Francia – ma già essere qui a partecipare con tanti campioni era una cosa impensata fino a pochi mesi fa”.

Sì perché la storia di Filippo Bianchi è curiosa. Uno si immagina che un atleta per arrivare al mondiale abbia faticato una vita. E invece no. “Faccio atletica in modo serio solo da 14 mesi. In molti mi hanno detto che ho raggiunto risultati eccellenti, per i miei 40 anni. Per questo mi sono detto: perché non provare? L’atletica l’avevo fatta da ragazzo, fino a 17 anni. E arrivare a certi risultati ora mi sembrava incredibile. Certo, non è certo facile mettere insieme sport, famiglia e lavoro…”. Bianchi infatti, dipendente del Comune di Camaiore, è anche sposato, ed ha due figli.

Tutta Camaiore, e la Versilia intera, si stringe quindi attorno all’atleta per un grande in bocca al lupo!

 

 

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